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Milano 2012

2012, 15° anno del Salone Satellite: il design che verrà.

E quest’anno la tendenza sembra essere quella del food design.
Giovani talenti che espongono opere creative, innovative, frammenti di un futuro che sembra quasi utopia.


Un’utopia che trova riscontro nella realtà attraverso l’immaginazione di un mondo ispirato alla natura e dalla natura. Un set di coltelli prende vita e si libra in aria come uno stormo di uccelli (Birds, Mermeladae studio), mollette che si diramano come alberi per catturare un pezzo di pane (Clipan, Sistudio), bottiglie di vetro che iniziano una nuova avventura con infinite occupazioni (Ciclus, Tati Guimarães), simpatici scarabocchi di un artista invisibile vengono estrusi per decorare le nostre tavole come un’opera d’arte (Scribble, Yoy). Un mondo di idee coinvolgenti, affascinanti, talvolta buffe, che ci fanno viaggiare con la fantasia per poi riportarci con i piedi per terra attraverso pratiche proposte.
Ma il Satellite non è tutto: anche il “fuorisalone” ci offre frammenti di un futuro ormai prossimo.
Tutti sembrano affrettarsi con foga per non farsi cogliere impreparati al suo arrivo. È una corsa contro il tempo, è una gara a chi si spinge più in alto, più avanti, più lontano. Ciò che conta davvero però è l’esperienza: un brivido che provoca emozioni e suggestioni.
Come l’ambiente stimolante, mutevole, interattivo dell’elegante ed avveniristico locale notturno The Club della Heineken (zona Tortona), che regala ad ogni passo una prospettiva diversa in forme, colori ed interaction design. Come la degustazione di gelati Carpigiani nello spazio di Tom Dixon (MOST), accompagnata dal concorso Designing Gelato ConeEvolution: una parete piena zeppa di schizzi ed idee, che stimola la creatività di tutti i passanti e non solo dei designer. O ancora la mostra Ultrabody (Castello Sforzesco), un’iniziativa coinvolgente che aiuta a riflettere sulla nostra relazione con gli oggetti: una serie di opere, spesso provocatorie, simbolo della continua ricerca umana per assecondare il proprio corpo (Brush ring e Finger biscuit by Paolo Ulian, King plate e Oberon by Pandora Design, ecc).
Una piccola selezione di un vastissimo insieme di ambienti, interazioni, idee, prodotti e metafore che rendono eccitante ed emozionante il contatto con i progetti, con i creativi, con gli altri spettatori: una Milano che espone i germogli di un futuro visibile, per cui vale la pena fermarsi anche un solo giorno a riempirsi gli occhi, la mente ed il cuore.

 

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